Variante caricabatterie 24 v - AriVigevano

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Museo della
Tecnica Elettrica
Università di Pavia

Variante caricabatterie 24 v

Autocostruzione
Variazioni al circuito (12v) per la carica ed il mantenimento delle batterie a 24v (al piombo)

Scheda tecnica
La realizzazione di questa versione a 24 volt richiede la presenza della documentazione gia’ pubblicata per il modello a 12 volt, sono infatti del tutto valide le descrizioni di funzionamento e montaggio ad eccezione, ovviamente, delle tensioni che devono intendersi raddoppiate.
                                              
Caratteristiche:
Vale quanto indicato per la versione 12v tranne
Alimentazione: 220 V
Tensione in uscita: 28 V cc (pulsante)
Corrente di carica: circa 5 A

Schema elettrico



Elenco componenti       

Resistenze:
R1= 4,7 Ω  1/2W
R2 = 100 Ω  1/2W
R3 = 1 kΩ 1/2W
R4 = 2,7 kΩ  1/2W
R5 = 1,5 kΩ 1/4W (facoltativa alim. LED)
P = 2,2 kΩ potenziometro

Condensatori:
C1 = 1000 µF 50 V elettrolitico
C2 = 2,2 µF 50 V elettrolitico

Varie:
T = Trasformatore 150 VA - sec. 28 V
D1 = Ponte raddrizzatore (tipo KBPC  25-02)
D2-D3 = 1N4001
D4 = Diodo 50 V 15A (facoltativo, protezione contro inversione di polarità)
SCR = 100 V  8-10A  (tipo TAG 665-100)
IC = 7924 regolatore di tensione
LED = Rosso (facoltativo)
F1- F2 = fusibile 10A

Collaudo
1 Collegare il circuito alla batteria rispettando le polarità.
2 Collegare un voltmetro ai morsetti della batteria per misurare la tensione durante la carica.
3 Collegare un amperometro (circa 10 A fondo scala) nel punto indicato sullo schema.
4 Dare tensione al circuito e leggere i valori sugli strumenti prima collegati. Qualora la corrente di carica fosse troppo elevata occorre inserire sperimentalmente una resistenza di limitazione in prossimità del fusibile F1, oppure ad esempio,  utilizzando cavi di collegamento con la batteria di sezione più ridotta.
5 Attendere la fine della carica che corrisponde ad una diminuzione notevole della corrente sull’amperometro (può richiedere anche qualche ora). Se in questa fase la tensione dovesse superare i 28 Volt regolate il potenziometro P per limitarla.
6 Regolare il potenziometro P in modo da ottenere sul voltmetro una tensione finale di circa 27,4-27,6 Volt
7 Ora, se vogliamo,  è possibile collegare anche i nostri utilizzatori, il carica batterie è pronto per l’uso.

ATTENZIONE:                                        
- Ricordate, di controllare almeno una volta al mese il livello del liquido della batteria, rabboccandolo, se occorre, con acqua distillata facilmente reperibile nei supermercati
- A differenza di quanto indicato sulle confezioni Non esistono batterie senza manutenzione anche se le più recenti ne richiedono pochissima.
- Se utilizzate la batteria in tampone, per alimentare apparecchiature statiche, tenete sempre puliti i morsetti e posizionatela in luogo aerato non chiusa in un armadietto o un contenitore come spesso accade.

Per chiarimenti o informazioni scrivi una e-mail a: autocostruzioni@arivigevano.net    












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