La caccia al famigerato "biru-biru"
Autocostruzione
Un'avventura di Giorgio I2FUZ
Il titolo di questo articolo puo' fare sorridere ma in chiave onomatopeica risulta particolarmente azzeccato. Anche se sono trascorsi alcuni anni questa esperienza potrebbe ripetersi tranquillamente anche oggi stesso. Tutto ha inizio durante le prove di ricezione del mio FT-817 appena acquistato e collegato ad un'antenna filare Windom multibanda da me autocostruita.
Subito non presto molta attenzione ad un disturbo strano, particolarmente insistente su tutte le bande HF al di sotto dei 20 metri, dal suono bitonale che attribuisco a qualche apparecchio industriale nelle vicinanze. Con il passare dei giorni noto che il disturbo e' sempre presente, e' continuo sulle 24 ore e non cessa mai neppure di notte o nei giorni festivi o addirittura quando accidentalmente si verifica un blackout elettrico che intessa tutto il centro abitato.
Difficile pensare alla causa, un suono di questo tipo per me e' nuovo ed i radioamatori piu' vicini alla mia stazione non ne sono influenzati se non in misura trascurabile.
Difficile pensare alla causa, un suono di questo tipo per me e' nuovo ed i radioamatori piu' vicini alla mia stazione non ne sono influenzati se non in misura trascurabile.
Per prima cosa decido di prendere il buon FT-817 e fare un sopraluogo nel quartiere con la speranza di ricevere qualcosa: infatti rilevo un segnale considerevole solo nelle vicinanze della locale piccola stazione ferroviaria.
Un risultato sconfortante, difficile dialogare con le ferrovie e poi non ho certezza che sia questa l'origine. Decido di sospendere per un po' le ricerche, sono in un vicolo cieco e serve riflettere, non mi rimene che sperare si tratti di un fenomeno temporaneo del resto prima non c'era.
Passano i mesi ed il disturbo continua a colpire inesorabile anche se in modo discontinuo e su frequenze diverse. Mi viene cosi' l'idea di registrarlo e divulgarlo per sentire quanti come me lo ascoltano. Ormai battezzato "biru-biru" per il tipico suono bitonale, distribuisco la registrazione (7090khz_om.wav) a molte sezioni ARI in tutta Italia e nel giro di pochi giorni alcuni radiomatori (che ringrazio sempre) dalla Toscana mi forniscono utili informazioni che aiutano a svelare il mistero: il colpevole sembra essere un tipo di robot rasaerba automatico il quale, per delimitarne l'area di lavoro, ha bisogno di un filo elettrico perimetrale interrato nel giardino che, al pari di un'antenna, irradia il noto disturbo.
Dopo questa traccia riprendo le ricerche con la radio ma stranamente tutto mi riporta sempre alla stazione ferroviaria. Da notare che la linea non e' elettrificata.
Dopo questa traccia riprendo le ricerche con la radio ma stranamente tutto mi riporta sempre alla stazione ferroviaria. Da notare che la linea non e' elettrificata.
Deciso a non arrendermi faccio una visita discreta anche alle stazioni vicine ma il risultato e' negativo (fortunatamente). Questo mi porta gradualmente a escludere che sia la ferrovia il vero colpevole.
Ritorno al punto di partenza, il piccolo FT-817 quasi fa miracoli, restringo il campo ed approfondisco la ricerca fino a scoprire, non senza difficolta'..... , imboscato in un giardino nascosto da una siepe il famigerato robot rasaerba causa di tutto.Con grande sollievo l'avventura era finita, una volta trovata la causa non e' stato difficile trovare il rimedio che nel mio caso si e' risolto semplicemendo invitando a spegnere il circuito del robot quando non utilizzato.
Esitono filtri antidisturbo da inserire a questi dispositivi ma spesso non vengono applicati per motivi economici.
Descritta in queste poche righe questa ricerca puo' sembrare banale ma in realta' e' stata lunga, ha richiesto tempo, pazienza, dedizione ed impegno. Ho quindi ritenuto utile renderla nota per aiutare quei radioamatori che si trovassero ad affrontare un'esperienza analoga alla mia.
Descritta in queste poche righe questa ricerca puo' sembrare banale ma in realta' e' stata lunga, ha richiesto tempo, pazienza, dedizione ed impegno. Ho quindi ritenuto utile renderla nota per aiutare quei radioamatori che si trovassero ad affrontare un'esperienza analoga alla mia.